Nunzio Sulpizio orfano, lavora da uno zio fabbroferraio, contrae un'infezione alla gamba e viene ricoverato all'ospedale dell'Aquila e poi a Napoli.
Muore a Napoli il 5 maggio 1836 acclamato santo dal popolo (notizia storica scoperta di recente: Nunzio, ricevuta per l'ultima volta la S. Comunione, disse: «Adesso sto bene» e, voltandosi all'immagine della Vergine Maria, volò in cielo). Paolo VI lo beatificò il 1 dicembre 1963, presenti e acclamanti i Padri del Concilio Vaticano II.
La sua fu una vita brevissima ma ricolma di dolore, lavoro, pietà cristiana e prodigi.