Sul fabbricato Stella Maris, di cui qualcuno denuncia lo stato di abbandono e di totale accessibilità da parte di persone senza fissa dimora, devo ammettere che il problema esiste ed esisterà fino a quando non si deciderà come utilizzare quella pregevole struttura. Ancora oggi, ma sicuramente meno di qualche anno fa, continua ad essere rifugio di senzatetto. Questa mattina stessa, nostri Agenti della Polizia Provinciale sono entrati all’interno dell’edificio ma non hanno trovato particolari problemi: qualche traccia di temporanea residenza, è vero, ma niente materassi, reti e altri oggetti che lascino immaginare che quel luogo sia utilizzato come dormitorio.
Vorrei ricordare che la passata amministrazione guidata da Guerino Testa aveva messo tra i punti cardine del suo programma proprio la re-funzionalizzazione di Stella Maris; azione evidentemente naufragata, considerando che non è riuscita, in più di cinque anni, neanche a decidere cosa avrebbe potuto realizzarci. Furono avanzate le più svariate proposte, alcune fantasiose, altre inutili, ma nulla di concreto.
A questo punto credo che la discussione deve essere spostata su un altro piano.
L’attuale amministrazione provinciale, benché senza risorse, è riuscita a fare un progetto che renderemo noto appena pronto l’avviso pubblico per la sua realizzazione, utilizzando 1 milione di euro proveniente dai fondi PAIN regionali, nonché la concreta possibilità di drenare ulteriori risorse per la definitiva accelerazione.
Intanto abbiamo realizzato solo qualche mese fa – come ricorda Sospiri - una approfondita bonifica del sito esterno e lo sgombero degli interni dell’edificio, che è costata alcune decine di ml di euro, e non proprio quattro spiccioli. Ma Sospiri stia sereno: con l’approvazione del bilancio, avvenuta solo 8 giorni fa, siamo ora in grado di mettere in pista un progetto per il rilancio della struttura. In fondo io ho avuto meno di un anno di tempo, con bilanci congelati e fondi bloccati. Al contrario dei miei predecessori, che in 5 anni hanno lasciato le cose nella vetustà attuale”.